La quieta grandezza di Castelnuovo al Volturno

La quieta grandezza di Castelnuovo al Volturno

Castelnuovo al Volturno è una piccola gemma molisana in provincia di Isernia incastonata tra i monti delle Mainarde.

Frazione del comune di Rocchetta al Volturno è una terra antica dove potrai passeggiare alla scoperta della sua storia, cultura e meravigliarti della bellezza di questo piccolo, ma grande, paese.

Dalle montagne scende “ Gl’ Cierv”

Ogni anno, durante l’ultimo giorno delle festività legate al carnevale, va in scena la pantomima dell’Uomo Cervo, antica e sconosciuta la sua origine, venne recuperata nel 1985 grazie alla volontà di alcuni abitanti.

Gl’ Cierv è una spettrale messa in scena della potenza devastante non solo dell’uomo ma della natura e di come in entrambi sia presente anche un’energia generatrice e benevola.

Il rito si svolge per intero nell’unica piazza presente a Castelnuovo al Volturno circondata dai monti delle Mainarde, che rendono l’atmosfera ancora più suggestiva e rinforzano il legame tra paesaggio e folclore tipico di queste zone.

Il rito inizia con le figure del Maone e delle Janare che attorno ad un alto fuoco danzano e urlano a ritmo di musica. D’improvviso cala il buio su tutta la piazza e da lontano, accompagnato dall’incessante trambusto dei tamburi, si intravedono le alte corna del protagonista della serata: il Cervo.

Arriva con tutta la sua distruttività mentre travolge ogni cosa presente sul suo cammino e semina panico tra gli abitanti del paese.

La sua furia animalesca è placata, per un breve istante, dall’arrivo della Cerva che lo ammalia con una danza d’amore.

Questa finta pace dura però pochissimo, mentre la musica torna ad essere incalzante e entrambi riprendono la distruzione accompagnata da urla fortissime.

Tra i vari personaggi presenti nella pantomima noterai oltre ai contadini e alla figura benevola del Martino, il Cacciatore che portando il silenzio in paese colpisce il Cervo e la Cerva con due netti spari.

Ma dopo la morte è tempo di rinascita, ed infatti l’uomo che ha tolto loro la vita si avvicina ai due animali, si inginocchia e sussurrando regala nuova vita ai due cervi che ritornano tra gli alberi delle montagne mentre il paese ne festeggia la cacciata..

L’assurdità della propaganda di guerra

Oltre alla sua grandezza culturale, Castelnuovo è purtroppo associata ad un disumano evento che avvenne durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel conflitto la frazione aveva riportato miracolosamente pochissimi danni ma proprio quando l’incubo sembrava esser finito avvenne qualcosa di assurdo.

Castelnuovo si trova infatti vicino a quel lembo di terra che fu tracciato per fermare l’avanzata degli alleati nella penisola: la Linea Gustav.

Dopo essere stato evacuato nel corso del 1943 dai tedeschi, gli stessi si erano nascosti sul monte Marrone, mentre gli americani si trovavano nella pianura: fu soltanto grazie all’arrivo degli Alpini del Corpo Italiano di Liberazione che il nemico fu spinto a nord e la cima del monte conquistata.

Miracolosamente il paese non aveva subito grossi danni, ma questo cambiò tutto nella primavera del ’44 quando fu chiesto, da un ufficiale inglese, di evacuare la zona per permettere la disinfestazione dell’intero centro abitato.

La realtà però fu un’altra.

Castelnuovo divenne il set di un film di propaganda americana dove, con attori e cineprese, venne inscenata una cruenta battaglia.

Gli abitanti, che ritornarono soltanto a Luglio nel proprio paese, trovarono case distrutte e piante fatte saltare in aria.

Photo credit: Il Rito dell’Uomo Cervo (pagina Facebook) – Wikipedia

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