Il prestigioso borgo di Fossalto

Il prestigioso borgo di Fossalto

Il Molise ha tanto da offrire ma forse la cosa più importante di tutte è il senso di meraviglia che ti pervade il cuore ogni volta che scopri un gioiello di questa terra e Fossalto è tra questi.

La sua nascita è da ricercare nel medioevo quando questo piccolo borgo venne costruito mattone dopo mattone.

Al tempo era divisa in due: Fossaceca e Castelluccio entrambe ben protette dalla cinta muraria che correva lungo tutto il paese, di essa però oggi non abbiamo testimonianze poiché smantellata nel corso del settecento.

Terra ricca di storia che ha dato i natali a grandi intellettuali come il poeta Eugenio Cirese e il futurista Giuseppe Folchi.

La Pajare Maje Maje

Ogni anno nel paese si svolge la manifestazione culturale della Pagliara: un rito di antichissime origini, forse slave, che si festeggia il 1 Maggio.

Un uomo gira per le vie del paese con indosso il costume tipico che permette all’attore di scomparire totalmente grazie ad una sorta di involucro a forma di cono rivestito di rami, foglie, fiori.

Dai balconi i cittadini riversano giù per le strade contenitori pieni d’acqua urlando e cantando canzoni tipiche che inneggiano all’abbondanza del raccolto che si spera arriverà con il mese di Maggio ma anche per scongiurare il rischio di siccità, il tutto è accompagnato con la scupina (una zampogna del luogo).

A questa manifestazione ha dedicato uno studio approfondito il grande antropologo italiano Alberto Mario Cirese che, insieme con il musicologo e antropologo Diego Carpitella, ha prodotto un lavoro dettagliato sui canti tradizionali di Fossalto, ma anche di Ururi e Portocannone, sempre in provincia di Campobasso. Il grande studioso fu mosso da questo interesse poiché il padre, il poeta Eugenio Cirese, era nato proprio a Fossalto.

Alla scoperta del borgo

Ti invitiamo a perderti tra le sue stradine, Fossalto è infatti ricca di meravigliose chiese come quella di San Nicola, Santa Maria Assunta, dove potrai ammirare vari affreschi con scene del Trasporto dell’Arca, Caino e Abele, Sacrificio di Isacco e del Sacrificio Melchisedec e la chiesa di Sant’Antonio da Padova, in quest’ultima si trova un altare barocco che nel 1825 fu dichiarato privilegiato da papa Leone XIII.

Girovagando potrai incontrare anche il Palazzo baronale Mascione e la Torre Ciarlitto, la suggestiva scalinata Cavour dove si trova un’edicola votiva per il patrono San Nicola, si crede infatti che lì sia apparso ai fedeli, oltre che ammirare un paesaggio davvero bellissimo grazie all’altura tufacea su cui il paese sorge.

Foto Credits: Wikipedia, Rete italiana di cultura popolare

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