Viaggio nel tempo: Colletorto all’epoca degli angioini

Viaggio nel tempo: Colletorto all’epoca degli angioini

Passeggiando tra i vicoli dei paesi è facile fare salti temporali, anche di diversi secoli, già solamente osservando con attenzione i palazzi, le pietre, le rifiniture e gli ornamenti. Ancor più facile è quando le tracce sono facilmente visibili, e anzi svettano alte nel cielo come nel caso della torre angioina di Colletorto. Se poi ci mettiamo anche una rievocazione storica di un determinato periodo diventa tutto molto più semplice e chiaro.

In paese i rimandi al passato sono tanti, già semplicemente guardando le chiese ed i palazzi presenti. Dal centro del borgo, poi, svettano sul paese e sulle campagne circostanti due torri: una è quella campanaria della chiesa di San Giovanni Battista e l’altra è la già citata torre angioina. La prima, tra l’altro, ha una particolarità. La chiesa presenta due accessi, uno laterale dal vicolo che costeggia l’edificio e uno frontale dalla piazza. Sulla piazza, però, affaccia il campanile, ed è così che si può accedere in chiesa passando proprio attraverso questo.

Riguardo la torre, oltre che essere edificio che caratterizza lo skyline di Colletorto, rimanda anche al periodo più florido, quello angioino.

Un passato ricco

Il paese ha origini relativamente recenti. Le prime notizie ufficiali risalgono infatti al 1320 quando veniva chiamato Collis Tortus. Delle famiglie che si sono succedute nel possesso del territorio spicca la prima e, certamente, la più prestigiosa cui gli abitanti ancora portano gli onori, ovvero i d’Angiò. La torre, costruita proprio in questo periodo e posta a guardia delle mura di cinta, reca le insegne della Regina Giovanna I d’Angiò.

Da vedere, comunque, non ci sono solo torre e chiesa posta proprio di fronte, ma anche altri edifici sacri: la chiesa del Purgatorio e il Monastero di Sant’Alfonso dei Liguori, dai quali, a metà agosto, parte un corteo storico proprio in onore della Regina.

Rivivere il periodo angioino

L’attaccamento e il sentimento nei riguardi della Regina Giovanna I è talmente grande che, dagli anni ’90, in due sere di metà agosto (11 e 13), vanno in scena le “Notti Angioine“, rievocazione storica con sfilate in abiti d’epoca, lotterie, tornei di balestra, il palio delle oche e, per concludere alla grande, dopo il grande corteo, l’incendio del castello allo scoccare della mezzanotte.

Un modo in più per vivere un paese ed il suo attaccamento alla storia.

Photo Credits: Paolo Pasquale – TurismoinMolise

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