Il borgo “incastellato” di Monteroduni

Il borgo “incastellato” di Monteroduni

Su uno sperone roccioso alle pendici del massiccio del Matese si erge possente il borgo di Monteroduni che guarda su tutta la valle del Volturno.

Un luogo incantevole che ha preservato nel tempo la magia dell’impianto urbanistico concepito sotto la dominazione longobarda.

Nel tuo passaggio potrai visitare vicoli e chiese tutte degne di nota, la più importante tra tutte la chiesa di San Michele Arcangelo patrono di Monteroduni e ammirare il panorama visibile dal borgo.

Castello Pignatelli Monteroduni

Castello Pignatelli: tra i più belli del Molise

Nel tuo percorso è impossibile non fare tappa al Castello Pignatelli, tra i più belli dell’intero Molise, è visibile ancora prima di arrivare a Monteroduni e durante tutta la tua visita ti chiama a sé.

La struttura ha una storia molto lunga, grazie ad alcuni ritrovamenti si può pensare che inizialmente, dove oggi sorge il grande castello, ci fosse un edificio di costruzione longobarda per controllo sulla valle del Volturno ma soprattutto per difendersi dalle incursioni saracene.

Questa tesi è avvalorata anche dalla presenza di un culto dedicato a San Michele Arcangelo che, nel periodo longobardo, era protettore delle postazioni fortificate nuove o antiche.

È nel periodo normanno che all’edificio fu innalzata una cinta muraria per esigenze strategiche di difesa.

Il castello acquistò l’immagine attuale soltanto quando, nel 1503 il feudo di Monteroduni passò nelle mani di Ludovico d’Afflitto e dei suoi eredi che lo tennero fino al 1668; si crede che durante questo periodo l’edificio da struttura militare e difensiva divenne invece una residenza elegante.

Passato nelle mani della famiglia Pignatelli, che non lo trovò in buone condizioni, iniziò una vera e propria trasformazione in residenza.

Grazie ai lavori di restauro oggi il Castello Pignatelli è visitabile in tutta la sua bellezza, ogni stanza, affresco e oggetto ti parlerà di un tempo passato ma ancora oggi testimone dell’immensa ricchezza di questa terra.

Eddie Lang jazz festival

Monteroduni è una terra fertile non solo per la storia e la natura ma anche per la cultura che nel tempo è nata è cresciuta sotto l’ombra del grande castello.

Qui nacquero Domenico Massaro e Carmela Tamburri che diedero alla luce Salvatore Massaro, un curioso ragazzino nato nel 1902 a South Philadelphia.

Da piccolo studiò violino da maestri italiani e chitarra invece da autodidatta, sarà proprio questo strumento che gli ruberà il cuore e lo condurrà a diventare Eddie Lang, un famoso musicista jazz.

Scelse lo pseudonimo di Eddie Lang per onorare il suo giocatore preferito di basket.

A soli 17 anni ebbe il primo ingaggio con il pianista Chick Granese con il suo amico violinista Joe Venuti, con il quale nacque un sodalizio durato molti anni.

Tra i musicisti con cui Eddie suonò troviamo Louis Armstrong, Tommy e Jimmy Dorsey, Bix Beiderbecke, Frank Trumbauer, nelle band di Paul Whiteman, King Oliver, Charles Kerr e Jean Goldkette.

Per onorare il grande musicista jazz ogni anno a Monteroduni si tiene l’Eddie Lang jazz festival nella magnifica cornice del Castello Pignatelli.

Oltre a poter ascoltare esibizioni di talentuosi artisti di musica, il Festival propone anche corsi di chitarra jazz e seminari tutti sotto la guida della “Eddie Lang Music APS”, un’associazione di giovani appassionati che tiene vivo il dialogo intorno alla musica jazz e l’importante memoria di Eddie Lang.

Photo Credits: Comune Monteroduni – Eddie Lang jazz festival

×

Ciao!

Chatta con noi su WhatsApp o inviaci una mail a
info@molisensi.com

× Possiamo aiutarti?