Un paese stretto tra il cielo e la terra

Un paese stretto tra il cielo e la terra

Al confine tra il Molise e la Puglia, circondato da splendidi oliveti e ricchi frutteti nasce il paesino di Macchia Valfortore.

Esistente già al tempo dei Sanniti con il nome di Maccla, nel XI secolo nacque il borgo medievale sulla valle del Fortore. Qui il conte feudatario Gualtiero Gentili fece costruire il castello che successivamente finì tra le mani della famiglia Gambacorta nel XVII secolo.

Nel paese è presente anche un polo museale composto da cinque musei: l’Osservatorio Astronomico “Antonio Nobile”, il Museo Civico di Storia Naturale, la Stazione di Rilevamento Sismico della Italian Experimental Seismic Network, l’Ecomuseo “la Casa, i Mestieri e la Cultura della Memoria” e il Museo Didattico dell’Antico Mulino ad Acqua della famiglia Di Iorio.

L’ecomuseo “la Casa, i Mestieri e la Cultura della Memoria”

Durante la tua visita, oltre che lasciarti meravigliare dalla pittoresca bellezza di Macchia, potrai anche visitare vari musei tra cui l’Ecomuseo “la Casa, i Mestieri e la Cultura della Memoria”.

Ideato da Mariella Brindisi e Mario Mancini nel 2004, è dislocato nella parte più antica del borgo in locali ristrutturati con cura per tutelare il loro originale aspetto. Conserva oggetti e strumenti che vanno dall’inizio del secolo scorso e si spingono fino agli anni 50.

Visitare questo museo significa rivivere un passato che è capace ancora di comunicare con il presente. Potrai ammirare locali che sono stati allestiti per ricreare ambientazioni che sapranno, ancora oggi, parlarti.

Un viaggio nel tempo scandito da stalle, cantine, stanze dei giochi, scuole, botteghe d’artigianato o del barbiere. Il tutto curato con attenzione e amore per far sì che la memoria possa continuare ad esistere.

Nell’Ecomuseo potrai trovare anche una biblioteca, un centro documentale, raccolte di testimonianze audiovisive su cultura orale, antichi mestieri e canti.

In un mondo che tende a distaccarsi sempre di più da questi ricordi, l’Ecomuseo di Macchia acquisisce un’importanza maggiore. Una testimonianza di una comunità che continua a voler narrare la propria storia e, allo stesso tempo, una storia che non smette di meravigliarci.

L’ingegno umano che crea meraviglia

Dopo aver visitato Macchia e i suoi musei ti invitiamo a rivolgere il tuo sguardo verso l’eccezionale Lago di Occhito.

Nato verso la fine degli anni 50 come risposta all’esigenza idrica della provincia di Foggia, oggi è tra i laghi artificiali più grandi d’Europa e si distende a cavallo tra le regioni Molise e Puglia, alimentato dalle acque pure e candide del fiume Fortore.

Meta di moltissimi appassionati di pesca ogni anno, ma luogo ideale anche per chi vuole semplicemente trascorrere qualche ora in completo relax. Il Lago si presenterà davanti ai tuoi occhi lasciandosi ammirare in tutta la sua complessità.

L’acqua, il paesaggio e i comuni limitrofi si sposano in un panorama degno dei migliori dipinti.

Indubbiamente è possibile leggere una fortissima correlazione tra la memoria dei mestieri conservata nei musei di Macchia, l’astuzia dell’essere umano che, nella tua permanenza in questo borgo, potrai conoscere fino in fondo e la maestria che ha portato alla creazione del Lago di Occhito.

Photo Credits: Primonumero, Iacovelli S R Foto

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