
Riccia: mangia, prega, ama.
Ci sono cose della vita che si capiscono soltanto uscendo dal proprio quotidiano.
Sembrerà banale questa morale del film con Julia Roberts. Ma per chi avrà modo di scoprire e vivere Riccia, anche solo per pochi giorni, questo concetto diventerà un pensiero prezioso, da appuntare sul cuore.
Riccia è un pugno duro di case a picco di una vallata stretta, in Molise, al confine con la Puglia.
I tempi qui sono diversi, lenti, molisani. Il paesaggio dalle finestre è multiforme.
E, a differenza dei grandi agglomerati urbani, segue le stagioni, nei colori degli alberi, nei profumi delle strade, nella luce dei vicoli.
La stagione migliore
L’autunno è la stagione più bella a Riccia, quando la frenesia della Festa dell’Uva, della seconda domenica di settembre (sicuramente da non perdere per chi ama le feste vivaci, colorate e… inebrianti), lascia posto alla quiete dei caminetti accesi.
Cede la scena ai toni caldi del foliage di Bosco Mazzocca – riserva naturale a pochi chilometri dal centro abitato – e al profumo denso delle ricette tradizionali.
Riccia, infatti, è paese devoto, nel quale il cibo è preghiera per lo spirito e per il corpo.
La ricorrenza di San Giuseppe è l’occasione per assaggiare i rinomati calzoni sfogliati, tra le 13 (o 19 in alcune famiglie) portate del Convito di San Giuseppe.
Un pranzo tradizionale ricco di simbolismi, unico nel suo genere.
In quei giorni busseranno alla tua porta per offrirti qualche piatto devozionale o ti inviteranno a entrare nelle case se, pellegrino, visiterai il paese per qualche ora.
Una miriade di storie
Il centro è un sovrapporsi continuo di storie. Quelle contemporanee raccontano una cittadina vivace e ancora attiva, con una moltitudine di negozi e attività commerciali che arricchiscono la parte nuova del paese (in particolare via Marconi e via Garibaldi).
Mentre quelle antiche si aggrappano alla pietra rocciosa su cui sorge il centro storico.
I Sanniti prima, i Romani poi, hanno reso accogliente “a Terre” (Riccia nel dialetto locale) fino a quando la fondazione del Regno di Napoli non ha favorito l’ascesa al potere di una delle più ricche e importanti famiglie nobiliari del tempo, i De Capua.
È a loro, feudatari fino al XVIII secolo, quando il castello fu saccheggiato e in parte distrutto, che Riccia deve, nel bene e nel male, gran parte della propria fisionomia urbanistica.
Un paese che, abbandonato il Medioevo, si trasforma in una splendida e ricca cittadina rinascimentale, come suggerisce l’atmosfera de “La Zecca”, palazzetto dall’ inconfondibile armonia cinquecentesca.
Il centro storico
Se pensavi di cominciare la passeggiata del centro storico dall’elegante piazza Piano della Corte, sulla quale affacciano il Castello con la maestosa torre, la chiesa di S. Maria delle Grazie (mausoleo della famiglia De Capua) e il “Magazzeno”, oggi Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari… ripensaci!
La bellezza di questo percorso è arrivare in questa ariosa e scenica piazza solo alla fine.
Per questo, suggeriamo di imboccare via Castello – che conduce fino a Piano della Corte attraversando l’intero centro storico – partendo dall’incrocio con via Zaburri.
Lasciati conquistare dagli stretti vicoli sui quali si affacciano le case più antiche del paese. Dove frammenti delle passate vite riemergono preziosi tra le mura degli edifici rinascimentali e le finestre delle cucine delle massaie riccesi, tra le più famose del Molise.
Mangia, prega, ama. A Riccia è d’obbligo.
Instagram e Shopping Tips
Instagram tips:
- in autunno e in inverno sono da fotografare i tramonti rosa che illuminano via Marconi
- per gli amanti della street photography, da non perdere i numerosi bar storici del paese e i circoli sociali
Shopping tips:
- Caseificio Ucci – caseificio artigianale locale che lavora latte crudo di vacche – da provare assolutamente i nodini.
- Macelleria e Salumeria Da Saverio – consigliati i salumi della tradizione riccese.
- Pasticceria Dolce Arte – per acquistare i famosi calzoni sfogliati di Riccia.
- Azienda Casalicchio – distributore automatico di latte crudo e yogurt artigianali preparati con latte di vacche locali.
- La fraschetta di via Feudo – negozio specializzato in vini sfusi e imbottigliati
Dove dormire e mangiare a Riccia
Dove dormire:
- Albergo Diffuso Riccia – unità abitative dislocate nelle zone più suggestive del centro storico.
Dove mangiare e bere:
- Ristorante Casaccio in Contrada Bosco Mazzocca – piatti della tradizione, carne alla brace
- Villaggio Turistico Ciocca – area giochi per i bambini, anche pizzeria
- Caffè Messinese – storico caffè riccese con pub irlandese
Photo credits: sito Comune di Riccia