Un tuffo inebriante nella Festa dell’Uva di Riccia

Un tuffo inebriante nella Festa dell’Uva di Riccia

Se vuoi assaggiare del buon vino autoctono mentre scopri uno tra i borghi più belli del Molise allora la Festa dell’Uva è indubbiamente un must nel tuo viaggio.

Ogni anno, durante la seconda domenica di settembre, Riccia si popola di giovani in costumi tipici.

E l’aria si riempie con il profumo di vino e carne alla brace.

Ad aspettarti ci sarà anche la sfilata dei carri, il più importante dei quali, il Carro dell’Uva, è una vera e propria opera d’arte.

La sagra si svolge in concomitanza con la celebrazione religiosa legata alla Madonna del S.S. Rosario.

Non a caso l’immagine della Vergine Maria, per regolamento, deve essere presente su ogni carro.

Tutt’intorno giovani con costumi tradizionali ballano e cantano, stringendo tra le braccia cesti ricolmi d’uva e distribuendo vino a tutti i passanti.

Il clima di festa è davvero coinvolgente. Ci si sente subito a casa e per certi versi protagonisti della manifestazione.

Dalla tradizione all’innovazione

La nascita della sagra risale agli anni Trenta del XX secolo, sotto la dittatura fascista.

Fu proprio in quest’epoca che si stabilì che ogni comune italiano organizzasse una festa dell’uva.

L’obiettivo era quello di celebrare il duro lavoro che veniva svolto nei campi.

Questa tradizione venne interrotta durante la seconda guerra mondiale. Ma fu ripresa nel dopoguerra.

I cambiamenti principali, però, avvennero soltanto negli anni ’60, grazie al parroco Don Ciccio Viccione.

Che trasformò una semplice celebrazione nel grande evento che è ancora oggi.

Un tempo tutti i comuni molisani celebravano questa ricorrenza.

Invece oggi Riccia è l’unico luogo dove si può ancora partecipare a questa storica celebrazione.

Durante il corteo le pittoresche vie del paese si animano grazie a canti popolari e danze.

Ma soprattutto attraverso la sfilata dei carri. Permette di riscoprire la vita rurale del passato.

Infatti vengono rappresentate scene di vita contadina.

Il Carro dell’Uva

Vera e propria opera d’arte, il carro dell’Uva è come sempre il fulcro della sagra.

Realizzato con cura e dedizione, i chicchi d’uva vengono scelti molto attentamente in base alla loro colorazione e grandezza.

Poi vengono incollati tra di loro, andando a creare la decorazione del carro.

Quest’opera porta con sé la volontà di rappresentare il duro lavoro svolto nei campi durante la vendemmia. Ma anche la vitalità e originalità del presente.

Sono tanti i carri che, seguendo sbandieratori e majorettes durante il corteo, presentano la loro opera al pubblico.

I piatti tipici

Il Carro dell’Uva attira l’attenzione anche per un altro motivo. È quello che tu stesso vorrai raggiungere per degustare piatti tipici riccesi.

Ossia cavatelli al sugo di salsiccia – realizzati seguendo scrupolosamente la ricetta tradizionale – pizza di grano duro e carne alla brace.

E, naturalmente, sul carro c’è il protagonista assoluto della sagra: il vino.

Grazie alla Festa dell’Uva avrai l’opportunità di assaggiare il vino rosso autoctono.

È un vino pregiato poiché il suo vitigno, chiamato dialettalmente ‘a saibell, sembra quasi essere scomparso al giorno d’oggi.

Eventi e tipicità gastronomiche a parte, Riccia è un borgo meraviglioso e interamente da scoprire.

Se decidi di trattenerti qualche giorno in più, puoi consultare questa guida per saperne di più su cosa vedere e cosa mangiare in questo meraviglioso borgo molisano.

Photo credits: pagina Facebook “Festa dell’Uva di Riccia” – PM_Video

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