Sant’Angelo in Grotte, suggestioni nascoste

Sant’Angelo in Grotte, suggestioni nascoste

Arroccato su di un colle a quasi 1000 metri di quota, nascosto tra alberi e rocce sorge Sant’Angelo in Grotte. Anticamente comune a se stante ad oggi è una frazione del comune di Santa Maria del Molise, sorto successivamente più a valle.

L’abitato volge lo sguardo a sud-ovest il che consente di avere due benefici. Da un lato avere le “spalle” coperte dai freddi venti invernali che spirano da nord e da est, dall’altro permette una vista panoramica sulla catena montuosa del Matese e della sottostante piana di Bojano. Questo, ad oggi, è un vantaggio esclusivamente paesaggistico, ma secoli fa consentiva di tenere sotto controllo il tratturo Pescasseroli-Candela che proprio in quei luoghi presentava uno dei passaggi più importanti.

Sorto in epoca longobarda, già dal nome lascia presagire l’attaccamento all’Arcangelo Michele sotto forma di eroe. Fu di notevole importanza nel periodo medioevale tanto da presentare anche un castello, sul quale però prima fu eretto il palazzo dei Mormile e poi andò in rovina a seguito del terremoto del 1805. Ad oggi, in quello stesso luogo, si trova il monumento ai caduti delle due guerre mondiali.

L’attaccamento all’Arcangelo Michele

Tra le meraviglie di Sant’Angelo in Grotte non si può non citare la grotta di San Michele, realizzata proprio in onore dell’Arcangelo per il quale l’attaccamento è stato fortissimo sin dalla nascita del borgo. In questi territori, infatti, si diffuse il culto di San Michele a seguito delle apparizioni dell’Arcangelo sul Gargano a San Lorenzo Maiorano, Vescovo di Siponto. Fu così che la popolazione decise di realizzare un luogo di culto in una caverna esposta verso oriente.

L’interno è caratterizzato dalla nuda pietra che fa da contrasto alla forte spiritualità che pervade l’ambiente, tra il pozzo nel quale si raccoglie l’acqua che sgorga dalla roccia, il battistero, i finestroni gotici e le possenti porte in bronzo con pannelli finemente lavorati. Un luogo dove ritrovare la pace nel silenzio che solo una grotta a mille metri di quota può permettere.

Affreschi sotto terra

Altro luogo imperdibile di Sant’Angelo in Grotte è la cripta delle opere della misericordia. Che siate credenti o no questo luogo, situato al di sotto della chiesa di San Pietro in Vinculis, deve essere visitato, per la storia, per l’arte e la cultura che contiene.

Un ciclo di affreschi risalente alla fine del 1300 rappresentanti, come dice il nome, le sette opere della misericordia corporale. Una continua scoperta, tra rimandi storici e religiosi con addirittura una raffigurazione di Gerusalemme. Un luogo con dipinti di notevole livello che meritano senz’altro una visita.

Tanto altro ancora regala questa piccola frazione, dal centro storico al quale si accede attraverso la porta ricavata nella torre campanaria alla chiesa stessa di San Pietro in Vinculis, dal campanile con la scala santa e fino alla croce stazionaria. Per gli amanti della natura, poi, non c’è che da guardarsi attorno e godere dell’aria e del panorama.

Photo Credits: Paolo Pasquale – TurismoinMolise

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