Ostie di Agnone viaggio tra tradizione e dolcezza

Ostie di Agnone viaggio tra tradizione e dolcezza

Nel cuore del Molise, nel paesino di Agnone, si cela un segreto dolcissimo, frutto di una storia che intreccia il sacro con il profano, le Ostie di Agnone.

Immaginatevi un dolce natalizio che sa di storia, di famiglia, di antiche ricette tramandate con cura di generazione in generazione, un dolce che racconta la tradizione di un intero territorio attraverso il gusto.

Dalle mani delle suore all’arte pasticcera di Agnone

Tutto cominciò intorno al 1300 in un convento, dove le suore Clarisse, con pochi ingredienti ma tanta inventiva – ostie, noci, mandorle e miele – diedero vita a quello che oggi è un simbolo della dolciaria di Agnone.

Una ricetta nata quasi per caso, diventata poi colonna portante della cultura gastronomica locale.

Storia di famiglia e tradizione

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le Ostie di Agnone si discostano dalla semplice categoria dei dolci per avvicinarsi più a quella del torrone, secondo quanto racconta Germano Labate, titolare della pasticceria Gerri di Agnone.

La particolarità di questo dolce sta nella sua composizione: ostie farcite con un ricco composto di noci, mandorle, zucchero e miele, che richiama l’antica ricetta delle suore.

In Agnone, la preparazione delle ostie non è solo una pratica culinaria, ma un vero e proprio rito familiare. Ogni famiglia custodisce gelosamente il proprio ferro per ostie, considerato quasi un sigillo familiare, con cui marchiano le ostie con stemmi, nomi e date significative.

Rituale di preparazione: ogni Ostia, un racconto

La creazione delle Ostie di Agnone è un’arte che richiede pazienza e precisione. Immaginatevi a mescolare un impasto simile a quello dei pancake, ma più liquido, a cuocerlo tra due ferri roventi, per poi farcire ogni ostia con un composto caldo di frutta secca e miele.

Un processo artigianale che trasforma semplici ingredienti in una vera e propria esperienza gustativa.

Dopo l’accurata cottura, le ostie vengono rifinite, raffreddate e pressate, per poi essere farcite con il composto di frutta secca e miele, che viene mantenuto in caldo a bagnomaria fino al momento dell’uso.

Oltre Agnone, tradizione diffusa ma unica

Sebbene Agnone sia il cuore pulsante di questa tradizione, le ostie ripiene trovano spazio anche in altre regioni d’Italia, ognuna con la sua variante che spaziano dagli ingredienti alla modalità di preparazione.

Tuttavia, ciò che rende speciali le Ostie di Agnone è l’intreccio unico di storia, cultura e legami familiari che caratterizza questo piccolo paese molisano.

Un dolce che racconta storie

Le Ostie di Agnone non sono solo un dolce natalizio, ma un viaggio attraverso il tempo, che narra di suore inventrici, di famiglie custodi di antichi segreti e di un paese che ha saputo conservare e valorizzare una tradizione unica.

Ogni morso in queste delicate preparazioni è un assaggio della storia di Agnone, un ponte tra passato e presente, tra sacro e profano.

Un dolce che, in un mondo in continuo movimento, ci ricorda l’importanza delle tradizioni, dell’artigianalità e della condivisione.

Ecco come portare a casa un pezzo di Molise

Per chi volesse provare a ricreare questa magia a casa, ecco la ricetta: un mix semplice di farina e acqua per le ostie, un ricco ripieno di noci, mandorle, zucchero e miele. Una ricetta che porta con sé secoli di storia e tradizione, pronta per essere scoperta.

Ingredienti:

  • Per le ostie:
    • 100 g di farina
    • 200 ml di acqua
  • Per il ripieno:
    • 150 g di noci tritate
    • 150 g di mandorle tostate e tritate
    • 200 g di zucchero
    • 100 g di miele

Attrezzature necessarie:

  • Ferro per ostie
  • Pinza da cucina
  • Forbici da cucina
  • Pentola per il bagnomaria
  • Teglie o vassoi per il raffreddamento

Procedimento:

  • Preparazione delle ostie: In una ciotola, mescolare l’acqua con la farina fino ad ottenere un impasto liquido e senza grumi. Riscaldare il ferro per ostie su una fiamma a metano e, una volta caldo, versarvi una piccola quantità dell’impasto. Chiudere il ferro e cuocere per circa un minuto. Aprire e rimuovere l’ostia, rifilando i bordi in eccesso per ottenere una forma perfetta.
  • Preparazione della farcia: In una pentola, unire lo zucchero e il miele, riscaldando fino a ottenere una consistenza simile a quella del caramello. Aggiungere le noci e le mandorle tritate, mescolando bene per amalgamare gli ingredienti. Mantenere il composto caldo a bagnomaria.
  • Composizione delle ostie: Prendere un’ostia e stenderci sopra uno strato uniforme del composto di noci e mandorle, poi coprire con un’altra ostia, premendo leggermente per far aderire bene. Ripetere il processo per tutte le ostie preparate.
  • Riposo: Lasciare riposare le ostie ripiene in un luogo fresco per almeno dieci ore prima di servirle, per permettere ai sapori di amalgamarsi perfettamente.

Dove degustare le Ostie di Agnone

Ostie di Agnone dolci tradizionali

Agnone offre diverse opportunità per assaporare questa specialità locale, direttamente nei luoghi dove viene prodotta seguendo le antiche ricette. Ecco alcuni indirizzi imperdibili:

  • Pasticceria Gerri: Situata nel cuore di Agnone, questa pasticceria è gestita da Germano Labbate, che con passione e dedizione continua la tradizione delle ostie ripiene. Un luogo dove assaporare l’autentico gusto delle Ostie di Agnone e scoprire variazioni creative su questo tema.
  • Pasticceria Labbate Mazziotta: Un altro gioiello di Agnone, dove la tradizione delle ostie ripiene viene perpetuata con maestria e amore per il dolce artigianale. Questa pasticceria, nota per la sua eccellenza e per l’uso di ingredienti di alta qualità, offre una versione sublime delle ostie, rispettando la ricetta tradizionale ma aggiungendo quel tocco unico che solo gli anni di esperienza possono dare.
  • Mercatini di Natale e feste locali: Durante il periodo natalizio, i mercatini di Agnone diventano una vetrina eccellente per gustare le ostie ripiene e altri prodotti tipici molisani, spesso accompagnati da eventi culturali e di intrattenimento che celebrano le tradizioni del luogo.

Visitando Agnone e queste pasticcerie, potrai immergerti non solo nel gusto autentico delle Ostie di Agnone ma anche nell’atmosfera unica di un paese che ha saputo mantenere vive le sue tradizioni.

La preparazione delle ostie, in questi luoghi, non è semplicemente la creazione di un dolce, ma la celebrazione di una storia, di un’identità e di una comunità che trova nelle sue tradizioni culinarie un punto di incontro tra passato e presente.

Tradizioni di Agnone: la ‘Ndocciata

Ma Agnone non è solo famosa per le sue ostie. È un luogo ricco di storia e tradizioni, come la suggestiva Ndocciata, una processione di fuoco, che si svolge ogni anno l’8 e il 24 dicembre illuminando le strade durante il periodo natalizio, un evento che racconta la ricchezza culturale di questo angolo di Italia.

Durante la Ndocciata, i partecipanti, vestiti con abiti tradizionali, sfilano per le strade di Agnone portando grandi torce di legno, le ‘ndocce‘, creando uno spettacolo di luce e calore che unisce la comunità e affascina i visitatori.

Questo evento unico offre una prospettiva autentica sulle tradizioni molisane e rappresenta un momento ideale per visitare Agnone, immergendosi in un’atmosfera di altri tempi.

Scoprire e cosa vedere ad Agnone

Visitate Agnone per immergervi non solo nei sapori ma anche nella cultura di questo luogo, tra campanili storici, antiche fonderie di campane e musei.

Passeggiare per le vie del centro storico di Agnone significa scoprire un mondo dove il tempo sembra essersi fermato, tra palazzi antichi, chiese ricche di arte e botteghe artigiane che mantengono viva la tradizione locale.

Tra i luoghi d’interesse spicca il Campanile di San Marco, simbolo della città, che offre una vista mozzafiato sui tetti di Agnone e sulle colline circostanti.

Imperdibile è anche una visita alla Pontificia Fonderia di Campane Marinelli, una delle più antiche fonderie di campane al mondo, dove è possibile scoprire l’arte della campanologia e ammirare pezzi storici unici.

Non meno interessante è il Museo Internazionale della Campana, che ospita esemplari provenienti da ogni angolo del pianeta, testimoniando l’universalità di questo strumento nella storia dell’umanità.

Tra le principali attrazioni a Agnone anche Museo Storico del Rame Francesco Gerbasi, tappa obbligatoria per chi desidera scoprire la millenaria arte del rame.

Dove soggiornare

Per chi desidera vivere a pieno l’esperienza di Agnone, il Palazzo della Città offre un soggiorno unico, dove il fascino dell’antico si fonde con le comodità moderne, permettendo di scoprire l’anima autentica di questa terra.

In un palazzo storico, situato nel vivace centro della città, Palazzo della Città è stato trasformato con maestria in un’elegante struttura ricettiva che fonde il fascino dell’antico con le comodità del moderno.

Rappresenta una fusione armoniosa tra passato e presente, dove gli ospiti possono godere della bellezza storica di Agnone immersi in un ambiente che offre tutto il comfort e l’eleganza dei giorni nostri.

Ogni angolo di questa dimora racconta una storia, rendendo il soggiorno una vera e propria esperienza culturale, arricchita da un’accoglienza calda e attenta ai dettagli.

Scegliere di soggiornare al Palazzo della Città significa abbracciare l’essenza stessa di Agnone, vivendo da vicino la sua storia millenaria, le sue tradizioni culinarie e il calore della sua comunità.

Un’esperienza che va oltre il semplice pernottamento, invitando a scoprire il vero cuore di questa terra, tra le vie del suo centro storico, le antiche pasticcerie e i luoghi ricchi di arte e cultura.

Attraverso le Ostie di Agnone, abbiamo viaggiato nella storia e nelle tradizioni di un luogo unico, scoprendo come un semplice dolce possa essere custode di un patrimonio culturale da preservare e celebrare.

Agnone ci invita a riscoprire l’importanza delle nostre radici, offrendo un’esperienza che va ben oltre il gusto.

 

Foto Credits: Gerri Pasticceria

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