Il castello di Gambatesa è tra i più importanti castelli del Molise. Nato, come molti altri, nel periodo longobardo, come torre fortificata a guardia del percorso tratturale (Castel di Sangro – Lucera) e delle vie di valle, diventa, ben presto, proprio per la sua posizione strategica, feudo ambito delle più nobili famiglie locali.
In particolare, l’arrivo dei di Capua trasforma questa austera fortezza in una bellissima residenza rinascimentale. Il piano nobile del castello, alla metà del 1500 è magnificamente affrescato da un artista noto ai posteri solo per quest’opera, Donato Decumbertino.
Di probabili origini pugliesi, questo talentuoso artigiano del colore avrebbe conosciuto Vasari a Napoli e l’avrebbe addirittura aiutato nella realizzazione della Sala dei Cento Giorni del Palazzo della Cancelleria a Roma. Infatti, tra allegorie, scene mitologiche, vedute di rovine romane e rappresentazioni di battaglie, lo stile del Decumbertino riprende moltissimi elementi dell’opera romana del Vasari, catapultando i visitatori nel fasto delle residenze papali.
Vincenzo I di Capua, duca di Termoli, proprietario del castello e colui che ne ha commissionato gli affreschi si rivela, quindi, un fine ed illuminato mecenate, perfettamente inquadrato nel ruolo del “Principe” di machiavellica memoria.