Quando la riserva entrò a far parte della rete MAB, nel 1977, era costituita da due nuclei forestali disgiunti gestiti dal Corpo Forestale dello Stato: le Riserve Naturali Orientate di Montedimezzo e Collemeluccio, con una superficie complessiva di 637 ettari.
Nel 2014 la riserva fu allargata (Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise) entrando a far parte a pieno titolo del Network Mondiale delle Riserve della Biosfera (World Network of Biosphere Reserves – WNBR) e comprende ora anche i comuni di Carovilli, Chiauci, Pescolanciano, Pietrabbondante, Roccasicura, San Pietro Avellana e Vastogirardi, per una superficie totale di oltre 25.000 ettari.
La riserva, oltre a proteggere e a valorizzare una delle più importanti e antiche aree forestali d’Italia, rimasta quasi completamente intatta nei suoi valori ambientali e naturalistici, può vantare la presenza di ben 7 Siti di Importanza Comunitaria (SIC – Direttiva Habitat), una serie numerosa di aree archeologiche straordinarie, soprattutto per l’ambito italico, oltre che testimonianze materiali e orali legate alla civiltà della transumanza.
È possibile visitare, oltre al museo naturalistico privo di barriere architettoniche, anche un’ampia area faunistica per animali selvatici in fase di ricovero e praticare, anche in autonomia, escursioni a piedi o in MTB su sentieri dotati di chiara segnaletica.