Campochiaro, escursioni alla scoperta dei Sanniti e dell’oasi del WWF

Campochiaro, escursioni alla scoperta dei Sanniti e dell’oasi del WWF

Gli antichi Sanniti che si stabilirono nel territorio di Campochiaro erano davvero fortunati.

Dalle falde del Matese, la montagna sacra, a circa 800 metri sul livello del mare, potevano godersi ogni giorno un panorama meraviglioso.

Anche oggi, naturalmente, si può vivere pienamente la natura che abbraccia questo piccolo borgo della provincia di Campobasso.

Non solo attraverso i sentieri che conducono in montagna. Ma anche visitando l’Oasi WWF di Guardaregia-Campochiaro.

O, ancora, spiccando il volo con il parapendio.

Anche gli appassionati di archeologia trovano spunti interessanti.

Il santuario sannitico di Ercole

Il riferimento ai resti del santuario sannitico dedicato a Ercole, in località Civitelle, è puramente voluto.

Il tempio fu edificato in una posizione particolarmente strategica, a ridosso del tratturo Pescasseroli-Candela e dei tracciati che conducevano verso l’Adriatico o sul versante campano del Matese.

Era un importante luogo di culto dei Sanniti Pentri. Ma anche un punto di riferimento privilegiato per gli scambi commerciali.

I reperti rinvenuti in loco accertano la frequentazione di questi luoghi già dal VII-VI sec. a.C.

Visitando questa area archeologica si va oltre la storia. Perché si ha la possibilità di immergersi nella natura rigogliosa della montagna molisana.

L’oasi WWF di Guardaregia-Campochiaro

Ma per vivere un’esperienza ancor più avvincente nel verde è da programmare assolutamente una visita all’Oasi WWF di Guardaregia-Campochiaro.

Questa riserva regionale è caratterizzata da fenomeni carsici.

Merita una segnalazione il canyon del torrente Quirino, con la cascata San Nicola. In questo punto l’acqua compie un salto di circa cento metri.

Non meno interessanti le grotte Pozzo della Neve e Cul di Bove: si tratta degli abissi più profondi presenti in Europa.

Naturalmente anche la vegetazione contribuisce a rendere il paesaggio suggestivo.

Si passa dalle foreste che costeggiano il torrente Quirino alle faggete di Monte Mutria e della montagna di Campochiaro.

Presenti n questa riserva naturale anche il leccio e il corbezzolo.

Gli animali appenninici

Anche la fauna è ben rappresentata.

Oltre al lupo appenninico, in questo habitat vivono anche scoiattoli, caprioli, cinghiali e tassi, solo per citare alcune specie.

Volgendo lo sguardo verso il cielo si possono invece ammirare aquile reali, falchi e nibbi, oltre al lanario.

Il massimo per gli amanti del birdwatching e della fotografia.

Sono inoltre presenti oltre 300 specie di farfalle. Ma il vero simbolo dell’Oasi WWF è rappresentato da una rarità: la salamandrina dagli occhiali.

Insomma: gli spunti per organizzare un’escursione da incorniciare nel territorio di Campochiaro non mancano di certo.

Campochiaro vista dall’alto: il parapendio

Ma anche gli amanti del volo libero trovano risposte molto interessanti in loco.

Le particolari caratteristiche del Matese permettono di praticare il parapendio.

L’area di decollo è a 1.070 metri sul livello del mare.

Ma si può volare ancor più su, fino ad ammirare il maestoso Monte Miletto (2050 metri sul livello del mare) o la Gallinola (1923 metri s.l.m.).

Il sito di volo di Campochiaro è consigliato a tutti gli appassionati di questo sport, anche a chi è alle prime armi.

Le aree di atterraggio sono ritenute abbastanza sicure.

Se invece si preferiscono attività più tranquille, allora è meglio tornare a passeggiare nel verde.

Sempre nel territorio di Campochiaro, in contrada Vicenne, ci sono i resti di una necropoli longobarda.

In ogni caso i sentieri per praticare il trekking sono numerosi. Così come le opportunità per andare a cavallo o in bici.

Una visita nel centro storico di Campochiaro

Prima di ripartire è consigliabile fare un salto in paese, per visitare la chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Al suo interno è conservato un altare in legno in stile barocco: è considerato uno dei più belli in assoluto tra quelli presenti in Molise.

Nelle vicinanze c’è anche una fontana, caratterizzata da un porticato rosso in pietra con sei colonne.
Mentre dall’alto domina il paese la torre angioina.

Restaurata e visitabile, era il punto di osservazione di una roccaforte medievale dotata di cinta muraria.

Se hai scelto il versante molisano del Matese per trascorrere qualche giorno di benessere all’aria aperta, inserisci anche Campochiaro nel tuo itinerario di viaggio.

La natura, la storia e i suoi ritmi slow ti conquisteranno.

Photo Credits: Alessandra Capocefalo

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