Guardialfiera, la bellezza del lago nella terra raccontata da Jovine
Se si parla di Guardialfiera la prima cosa che viene in mente è il lago artificiale del Liscione.
Realizzato nella seconda metà del XX secolo, è l’invaso più grande del Molise.
È bello a vedersi. Ancor più suggestivo “camminarci” sopra.
Ebbene sì: la Bifernina, la strada che collega i centri adriatici all’entroterra, è “sospesa” sulle acque del lago.
È un tratto di strada particolare, affascinante. Forse il più bello tra quelli progettati dall’ingegnere Filippo Arredi, autore di diverse infrastrutture idrauliche presenti in Italia.
Si viaggia in auto completamente circondati dall’acqua, mentre tutt’intorno i boschi e le colline macchiano di verde un territorio dalla natura incontaminata.
Non a caso da queste parti si produce un olio extravergine d’oliva eccellente.
Guardialfiera si affaccia proprio su questo bellissimo lago. Ma dalle sue colline si scorgono nitidamente anche il mare Adriatico e – nelle giornate più belle – le Isole Tremiti.
La passione per la pesca e le scampagnate in riva al lago
Al di là di queste pur belle vedute panoramiche i visitatori sono attratti dal lago e dalle numerose attività che si possono svolgere all’aria aperta.
Il lago di Guardialfiera richiama innanzi tutto gli appassionati della pesca sportiva.
Nelle sue acque – la cui profondità massima arriva fino a 50 metri – sono diffuse specie autoctone quali il luccio, la tinca e il cavedano.
Presenti anche altre specie ittiche, come i pesci gatto, le carpe, le trote arcobaleno e il persico arcobaleno.
Naturalmente in riva al lago non è infrequente trovare persone che ne approfittano per fare la classica scampagnata.
Oppure per rinfrescarsi durante le calde giornate estive. Senza dimenticare che il territorio ben si adatta al soft air. Tra i boschi ci si diverte un mondo!
Molto bello, in particolare, il bosco di San Nazario. Dove tra l’altro nei primi giorni di settembre si organizza una festa a suon di musica e gastronomia.
Escursioni a piedi, in mountain bike, a cavallo e con i quad
In ogni caso in questa zona sono presenti numerosi sentieri pensati per gli appassionati delle escursioni, in particolare sulla sponda più vicina al centro abitato di Guardialfiera.
Tra l’altro, grazie all’impegno della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), nelle vicinanze del lago sono state create delle postazioni per gli amanti del birdwatching.
Molte famiglie ne approfittano per osservare le varie specie di uccelli presenti in zona durante le loro passeggiate a ridosso del lago.
Mentre i più sportivi salgono in sella alle mountain bike per affrontare percorsi di una bellezza unica, caratterizzati dalla presenza di boschi, coltivazioni di frumento, uliveti, vigneti e macchia mediterranea.
Si pedala nel verde, intervallato di tanto in tanto dall’azzurro del lago.
Stesso scenario per chi in alternativa sceglie di concedersi un’escursione a cavallo.
Gli amanti delle emozioni forti, invece, affrontano un territorio a tratti impervio a bordo dei quad.
Il Ponte di Annibale che riaffiora dalle acque del lago
Ma le sorprese sul lago di Guardialfiera non finiscono qui. Una di queste racconta una storia suggestiva.
Ebbene sì. In alcuni periodi dell’anno, in particolare l’estate, quando il livello dell’acqua di abbassa, riaffiorano i resti del Ponte di Sant’Antonio o Ponte di Annibale.
La leggenda narra che qui passò il grande condottiero cartaginese, diretto in Puglia con il suo esercito.
In realtà le prime notizie certe risalgono al periodo angioino. In alcuni registri si parla dell’esistenza di questo ponte.
Devastato da una piena del fiume Biferno, fu ricostruito nel XIII secolo su una struttura probabilmente realizzata in epoca romana. È possibile ammirare passeggiando o fermandosi nelle vicinanze di Monte Peloso.
Insomma: Guardialfiera ha tutto per offrire ai viaggiatori un soggiorno a ritmi slow.
In paese e nei dintorni si percepiscono quiete e tranquillità. Così come negli agriturismi immersi nel verde, dove si assaporano pietanze che sanno di buono, di genuino.
Sapori autentici nel Parco letterario dedicato a Francesco Jovine
La pasta fatta in casa, l’olio che arriva direttamente dal deposito del contadino, le carni e i formaggi degli allevatori locali non temono confronti.
Sembra di vivere scene di altri tempi. Le stesse che descriveva nei suoi romanzi Francesco Jovine.
Lo scrittore, giornalista e poeta era originario proprio di Guardialfiera. Era molto apprezzato anche all’estero.
Tra i suoi romanzi, spiccano “Le terre del Sacramento” e “Signora Ava”.
Proprio a lui è dedicato il Parco letterario e del paesaggio, voluto da amministratori comunali di vari paesi (in primis Agnone, la città delle campane), associazioni, privati e Regione Molise.
Il parco propone itinerari e storie che lo scrittore raccontò in un altro suo libro: “Viaggio nel Molise”.
Leggere un romanzo all’aria aperta nel Borgo della Lettura
Il profondo legame tra Guardialfiera e la cultura è consolidato dall’adesione del Comune al network dei “Borghi della Lettura”.
In paese sono stati allestiti dei punti in cui ci si può fermare e leggere un buon libro.
È un nuovo modo di fare turismo. Che permette di conoscere più a fondo ambiente, storia, cultura e sapori dei borghi meno noti al grande pubblico. Ma non per questo meno interessanti.
Passeggiando nel centro storico di Guardialfiera si può ammirare, ad esempio, la chiesa di Santa Maria Assunta.
Le sue origini sono molto antiche. La struttura portante è riconducibile all’XI secolo.
Ma l’edificio attuale comprende pietre scolpite risalenti a un periodo compreso tra il VII e l’VIII secolo.
La chiesa fu probabilmente edificata nell’area in cui sorgeva un tempio romano.
Fu ricostruita nel XV secolo e fu aggiunta anche una Porta Santa, tra le poche presenti in Italia.
La ricorrenza di San Gaudenzio e la “Pasquetta” la sera prima della Befana
Viene aperta solo una volta l’anno, in occasione della festa patronale di San Gaudenzio.
Viene celebrata il primo di giugno. È una ricorrenza molto sentita in paese. In questa occasione si può assistere al corteo storico che ricorda la visita a Guardialfiera di Papa Leone IX.
Per assistere a un’altra grande tradizione, bisogna darsi appuntamento a Guardialfiera la sera del 5 gennaio.
È il giorno della “Pasquetta”. La gente del posto gira per le vie e le case del paese intonando un canto religioso.
Un modo diverso, sicuramente originale, per chiudere in bellezza le festività natalizie.
Allora, sei pronto per partire alla scoperta di questo pittoresco borgo del Basso Molise?
Guardialfiera ha tutte le carte in regola per offrirti esperienze autentiche. Ogni mese dell’anno.
Photo Credits: comune.guardialfiera.cb.it