Tra diavoli e cultura a Tufara, l’imperdibile Borgo

Tra diavoli e cultura a Tufara, l’imperdibile Borgo

In provincia di Campobasso potrai visitare il caratteristico borgo di Tufara il cui nome deriva proprio dalla roccia tufacea su cui poggia il paese.

La sua nascita è riconducibile al dominio degli Angioini e la sua importanza e grandezza nel periodo medievale è visibile ancora oggi grazie alle possenti mura del castello longobardo che ne cinge la parte alta.

Tufara è anche un territorio magico e pieno di meraviglie, ogni anno durante le festività del Carnevale le vie del paese vengono scosse dalla danza furiosa del Diavolo di Tufara.

L’antico Diavolo torna in paese

Tenuto in catene da due folletti che lo accompagnano lungo il suo cammino arriva, durante l’ultimo giorno di festeggiamenti del carnevale a Tufara, il Diavolo.

Si presenta alla folla e ai cultori arrivati per ammirarlo in tutta la sua follia, danzando e scuotendo il tridente che stringe tra le mani, liberando così tutta la forza comunicativa di questo rito.

Il Diavolo è ricoperto da sette pelli di capro mentre il volto dell’attore è nascosto dalla maschera che rappresenta una smorfia, quasi a voler deridere chi lo guarda.

Anticamente la figura del Diavolo rappresentava e richiamava la figura di Dioniso, dio della vegetazione, che doveva morire per poi poter rinascere insieme alla natura, celebrato in molte realtà agresti ancor oggi in Molise esistono manifestazioni culturali che portano in vita riti simili come Gl’ Cierv di Castelnuovo al Volturno e La ballata dell’Uomo Orso di Jelsi, tutte gemellate con il Diavolo di Tufara.

La manifestazione, presente a vari raduni nazionali, è anche gemellata con i Mamuthones della Sardegna.

Un altro aspetto caratteristico del portamento del Diavolo è la danza selvaggia e suggestiva che mette in scena durante il suo passaggio in paese, probabilmente anche questo un richiamo alle antiche danze che facevano parte di riti propiziatori per l’arrivo della primavera.

Durante i festeggiamenti del carnevale ad accompagnare il protagonista della manifestazione è l’interessante Processo al Carnevale.

Il Diavolo, accompagnato dai folletti e dalla Morte (riconoscibile dalla falce e il volto bianco), arriva dimenandosi sotto il castello di Tufara dove avviene il processo al Carnevale.

Una giuria condanna il Carnevale davanti alla disperazione della Madre e del Padre che invano hanno tentato di salvarlo, il fantoccio viene poi gettato tra le braccia del Diavolo che lo infilza portandolo via con sé.

Una scena drammatica ma evocativa in quanto poco dopo tra le braccia della Madre straziata compare un nuovo bambino: il prossimo Carnevale.

Un momento che porta molti significati ma che intensifica la già stretta correlazione tra questa manifestazione e i riti pagani a cui si è fatto riferimento in precedenza.

Diavolo di Tufara Carnevale

La grandezza della storia

Si erge a controllo del borgo il bellissimo castello longobardo, in posizione strategica riesce a controllare tutta la valle sottostante, dalla ronda di camminamento infatti potrete ammirare un paesaggio mozzafiato.

Al castello è possibile accedere attraverso un’entrata con un portale ad arco a tutto sesto, dove è possibile visitare l’edificio che, nonostante l’assenza dei corredi regali, rimane tra le testimonianze storiche più belle della provincia.

Le Pianelle di Tufara

Il borgo di Tufara si affaccia sul Bosco Pianelle, una meravigliosa valle che domina una zona di congiunzione tra Molise, Puglia e Campania.

Al suo interno potrai rilassarti stando a stretto contatto con la natura facendo passeggiate o sport, potrai anche accamparti lì per qualche giorno grazie all’area pic-nic e area camping presente nel bosco.

Presenti anche ristorante, pizzeria, bungalow e percorsi ciclabili che collegano il bosco con il paese di Tufara.

L’area naturalistica è ricca di flora e fauna rendendola tra le più belle dell’intero Molise.

Photo credit: Maurizio Ioia – Associazione Culturale “Antica Maschera Il Diavolo”

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