San Pardo, la carrese di fiori

San Pardo, la carrese di fiori

Larino è una piccola cittadina a pochissimi chilometri dalla costa molisana, con una lunga storia da raccontare. L’insediamento si sviluppa a partire dal VI sec. a.C. ad opera dei Frentani, una popolazione sannitica che abitava la fascia costiera del Molise.

La posizione strategica dell’insediamento, vicino alla costa adriatica e a poca distanza da diversi percorsi tratturali, ha da sempre favorito un’economia molto vivace, agricola e commerciale.

Con la conquista romana, Larinum diventa un municipio estremamente florido, abitato da famiglie di alto rango. Uno dei suoi cittadini  ebbe come avvocato, addirittura, Cicerone!

La città romana è ancora parzialmente visibile.

È possibile visitare, ad esempio, l’anfiteatro che poteva ospitare oltre 10.000 spettatori seduti e una parte di un complesso termale molto interessante, con splendidi mosaici.

Nella raccolta civica comunale, inoltre, sono conservati diversi reperti provenienti dalla città.

Dopo la caduta dell’Impero romano, il centro abitato si sposta di poche centinaia di metri dando origine all’attuale centro storico di Larino che in epoca medievale era uno dei centri più importanti della zona.

Diverse testimonianze di questo periodo sono conservate all’interno del Museo Diocesano che vale la pena visitare.

Il bellissimo borgo, dominato dal Palazzo Ducale e dalla Cattedrale, ospita da secoli una delle più belle feste religiose del Molise, assolutamente da non perdere: San Pardo.

San Pardo

Secondo la tradizione, all’indomani del saccheggio della città nell’842, ad opera dei Saraceni, le reliquie dei Santi Martiri Larinesi Primiano, Firmiano e Casto furono trafugate da un gruppo di Lucerini abitanti a Lesina.

I Larinesi, nel tentativo di recuperare le reliquie, si recarono nella zona e, imbattutisi nelle spoglie di S. Pardo, avrebbero a loro volta trafugato il Santo Vescovo di Lucera.

Tra canti e processioni San Pardo sarebbe, così, entrato trionfalmente a Larino il 26 maggio dell’842 ed eletto nuovo Santo Patrono.

In ricordo di questo episodio, il paese si anima per una tre giorni di festa (25, 26 e 27 maggio) i cui protagonisti sono oltre un centinaio di carri che, riccamente addobbati e decorati di fiori carta, partecipano alle processioni in onore del Santo. È una festa antica e ricca di devozione, tra le più pittoresche del Molise.

I carri

La festa comincia il 25 maggio quando tutti i carri “escono” in processione.

I carri sono numerati dal più antico, il numero uno, al più recente e sono ereditati solo da figli o parenti maschi. Il carro numero uno è quello che ha l’onore di trasportare il busto di San Pardo in processione durante la festa e la statua di San Primiano la sera del 25 maggio.

La manifestazione è talmente complessa e ricca che tutta la comunità è impegnata nei preparativi già a partire dall’autunno precedente.

Ad esempio, la realizzazione dei fiori di carta comincia molti mesi prima. I fiori, sempre diversi e realizzati con estrema cura, rivestono la copertura “a botte” del carro, insieme a tessuti ricamati, immagini sacre, fronde di ulivo e altre decorazioni.

I carri sono trainati prevalentemente da buoi, ben curati e maestosi, con le corna avvolte da drappi e coccarde.

La festa

I tre giorni di festeggiamenti sono molto diversi tra di loro e vale certamente la pena fermarsi in questa cittadina più di un giorno per vivere intensamente la festa.

Il 25 maggio, nel tardo pomeriggio, la lunga processione dei carri parte alla volta della cappella di San Primiano per andare a prendere la statua del santo, compatrono di Larino.

Il carro numero uno ha l’onore di trasportare San Primiano in paese. Al ritorno verso la Cattedrale, la lenta e suggestiva processione notturna al lume di fiaccola è accompagnata dal canto dell’Inno a San Primiano e dalla Laudata, il canto tradizionale in onore di San Pardo.

È estremamente emozionante assistere a questa processione che dà il via alla festa.

Il 26 mattina, molto presto, si organizzano nelle case dei carristi e in campagna delle pantagrueliche colazioni prima della partenza per il centro storico, nel quale prende il via la vera e propria processione in onore di San Pardo.

I carri, accompagnati da tutte le statue delle chiese di Larino e dalla banda musicale, sfilano nelle strette vie del borgo antico, insieme a migliaia di fedeli.

È uno spettacolo unico e irripetibile. I carri, di fronte alla cattedrale, sostano per qualche secondo e i carristi, con un abile ed esperto movimento delle mani, fanno suonare il campanaccio degli animali in segno di saluto verso il santo.

Il 27 maggio la processione dei carri accompagna nuovamente San Primiano nella sua cappella ed è l’occasione per tutti di partecipare ad un luculliano pranzo al sacco in campagna.

La fine della festa e la stanchezza non smorzano l’allegria e il buon umore per i festeggiamenti che culminano in un grande concerto finale. Quest’anno, alle 21:30 del 28 maggio, saliranno sul palco i Bandabardò.

Durante i tre giorni di festa Larino si trasforma. La piccola cittadina si anima con tantissime persone che partecipano attivamente alle processioni, cantano nei portoni delle case, preparano i piatti tradizionali offerti nei carri ad amici e parenti.

È in questi pochi giorni di maggio che si concentra la felicità di un’intera comunità. Un’occasione irripetibile per chi ama le feste tradizionali!

Scarica il programma completo della Carrese

I consigli di Molisensi

Instagram tips:

  • il selfie con i buoi è uno dei nostri preferiti
  • i carri in fiore sono uno dei soggetti fotografici più belli e interessanti da fotografare
  • è l’occasione perfetta per gli amanti della street photography

Shopping tips:

  • Gustoloft – salumi, formaggi, vini e altri prodotti di alta qualità
  • Masserie Frentane – prodotti tipici locali

Dove dormire:

  • I Dolci Grappoli – agriturismo e cantina vitivinicola
  • Pardo Community Hostel – ostello nel centro storico
  • Essentia Dimora Rurale – azienda agricola con ospitalità
  • Modern elegance suite b&b – b&b in centro storico
  • Azienda agricola Parco dei buoi – azienda agricola con ospitalità

Dove mangiare e bere:

  • Agriturismo Sorgente di luna – piatti tipici e materie prime locali
  • Osteria del borgo – cucina locale di qualità in palazzo storico
  • Gustoloft – gastronomia, cucina ed enoteca
  • La Stozza – panini e hamburger con prodotti a km 0

Varie:

  • Utilizzare scarpe comode, chiuse, preferibilmente da trekking o lavabili, zaino in spalla.
  • Parcheggiare nella parte nuova della città
  • Vivere la Carrese partendo dal centro storico
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