Campomarino, mare bandiera blu

Campomarino, mare bandiera blu

Chi sceglie di andare in vacanza, o anche semplicemente di visitare una località di mare, ovviamente, punta tantissimo sul…mare.

Campomarino, paese affacciato sul mar Adriatico, a metà strada tra la foce del fiume Biferno (il più lungo del Molise) ed il confine con la Puglia, punta tantissimo sulla qualità del suo mare. Gli oltre sei chilometri di costa sono caratterizzati da una spiaggia sabbiosa e cristallina, a tal punto da aver ricevuto, nel corso degli anni, numerose volte il premio di “Bandiera Blu“.

Tale premio, nato negli anni ’80, viene assegnato alle località marine che rispettano stringenti parametri entro i quali rientrare, tra i quali la pulizia delle spiagge e, ovviamente, del mare.

Tante le attività presenti sul litorale tra lidi, hotel e campeggi che nel corso della stagione estiva possono ospitare migliaia di turisti.

Campomarino, non solo mare

Ma Campomarino non è solo mare, spiaggia e bella stagione. Alla località turistica, Campomarino Lido, si affianca ed, anzi, viene sovrastata dal paese.

Questo è formato da un caratteristico centro storico, da una zona di espansione più moderna e da tante contrade estese sia nella parte “alta” che in quella più in prossimità del mare.

Il centro storico raccoglie, come di consueto, quella che è l’essenza dei paesi, soprattutto del meridione. Nella piazza, neanche a dirlo, la chiesa principale, Santa Maria a Mare, con il suo campanile che la fa svettare sopra i tetti delle abitazioni in tipico stile di città di mare. Ma c’è anche una sorpresa al di sotto di essa. Entrando, infatti, si nota una piccola scalinata, sul lato sinistro, che porta ad un piano interrato. Qui ci si ritrova in una cripta databile intorno al XII secolo caratterizzata da affreschi quattrocenteschi.

La parte antica, però, non finisce qui. Gli stretti vicoli tra le case basse regalano una passeggiata, ovviamente vista mare, che permette anche un itinerario storico-popolar-culturale. Sui muri delle abitazioni, infatti, nel corso degli anni sono stati realizzati dall’artista Liliana Corfiati dei murales ritraenti immagini sacre e scene di vita quotidiana.

Questi, a loro volta, hanno una propria caratteristica, ovvero quella di riguardare usi e costumi della cultura arbëreshë essendo il comune di origine albanese.

Dalle origini ai giorni nostri

Campomarino, come scritto sopra, ha origini albanesi. La sua fondazione, infatti, la si deve ad alcuni albanesi che, fuggiti dalla propria nazione a seguito della sconfitta subita per mano dei turchi, si rifugiarono sulla sponda opposta del mar Adriatico e, in questa porzione di terra, fondarono la città attuale. Anzi, ri-fondarono, essendo Campomarino stata distrutta quasi completamente dal terremoto del 1456.

Tali origini sono riscontrabili ancora oggi, non solo grazie ai murales ma anche tramite gli usi, i costumi e le tradizioni. Addirittura non sarà difficile sentire qualcuno parlare albanese. La lingua, infatti, ancora viene parlata da parte della popolazione.

Il territorio, però, fu abitato anche in epoche antecedenti l’arrivo degli albanesi. Numerose, infatti, sono le testimonianze di epoca preistorica ritrovate nell’area comunale.

Altri due sono i periodi con relative testimonianze che il comune ha attraversato:

  • la prima è la Torre Ramitelli, una torretta difensiva e di avvistamento tipica del periodo medioevale;
  • durante la seconda guerra mondiale, invece, contrada Ramitelli fu sede di un aeroporto militare realizzato dagli americani e di cui ancora si trovano alcune tracce.

In ultimo, da menzionare, è il C.E.A. Le Fantine che, immerso tra gli alberi a due passi dal mare accoglie una gran varietà di piante, fiori ed animali.

 

Photo Credits: Paolo Pasquale – TurismoinMolise

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