Area Archeologica di San Pietro dei Cantoni
Il Matese, la montagna sacra dei Sanniti, ospita diversi luoghi di culto. Questo, in località San Pietro dei Cantoni, è sicuramente tra i più suggestivi.
La natura selvaggia ancora rivela i resti di uno dei più importanti e antichi santuari extraurbani in Molise che ha restituito alcuni tra i più preziosi reperti archeologici della regione.
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Tipo di esperienzaItinerari Culturali
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Durata30 min
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DifficoltàFacile
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GruppoSingoli/Gruppi
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Adatto aTutti
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QuandoTutto l'anno
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Mezzo di trasportoAuto, Mezzi propri
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Si parte daSepino
Non è difficile immaginare perché in località San Pietro dei Cantoni, sulle pendici del Matese, i Sanniti Pentri abbiano deciso di edificare un grandioso santuario extraurbano di cui oggi restano a vista le fondazioni e diverso materiale architettonico.
Il terrazzamento che ospita gli edifici sacri è circondato da una natura rigogliosa e selvaggia, immerso in un’atmosfera fiabesca, a metà strada tra la fortificazione d’altura di Terravecchia e il centro produttivo e commerciale a valle, oggi area archeologica di Saepinum – Altilia.
L’area sacra, le cui attestazioni sono già della fine del IV sec. a.C., è particolarmente visitato durante il III sec. a.C. e, nonostante la conquista romana di Saipins, continua ad essere frequentato, più o meno assiduamente fino al IV sec. d.C. quando, per le mutate esigenze di culto, diventa una chiesa cristiana.
Il santuario che, come molti altri in antico, ospitava quasi sicuramente vari culti, era dedicato ad una divinità femminile identificata dagli archeologi nella dea Mefite.
Ori, vasellame, statue, bronzetti e coroplastica rinvenuti durante le decennali attività di ricerca dell’Università degli studi sono in gran parte esposti presso il Museo Sannitico di Campobasso.
Sì.
Non è accessibile per persone con difficoltà motorie.
No.
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Si, parcheggio su strada di campagna nelle vicinanze.
Sì.
Abbigliamento comodo e scarpe da trekking o sportive.
Sì.
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